Un giornalismo rivolto al futuro
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Il Report è sostanzialmente strutturato in due parti: la prima, “Scenari e prospettive” include una serie di articoli inerenti i vari aspetti della professione, scritti da autorevoli rappresentanti del mondo culturale, accademico e giornalistico internazionale, tra cui, oltre i già citati Giomi e Scorza, Colin Porlezza, direttore dell’European Journalism Observatory, Luciano Floridi, filosofo ed ordinario di etica dell’informazione ad Oxford, Elena Golino, presidente della Commissione cultura dell’Ordine, Richard Gingras, vice presidente globale per le News di Google, Guido Romeo giornalista e ricercatore  ed Antonio Rossano, giornalista, presidente della non-profit Media Studies.

La seconda parte, “Approfondimenti tematici” è costituita da tre approfondimenti basati su analisi di dati e sulle principali ricerche scientifiche esistenti, il primo dei quali sull’economia dei giornali con focus sulle vendite sia del cartaceo che del digitale nel 2022, curato dal giornalista Lelio Simi, autore di una aggiornata newsletter “Mediastorm” che è anche il titolo del suo ultimo libro. Simi analizza, dati e grafici alla mano, la progressiva disruption del medium cartaceo, in un processo oramai inarrestabile e le difficoltà del digitale ma, soprattutto, evidenzia la necessità di adeguare le metriche di misurazione ad uno scenario complesso ed articolato come quello dell’attuale ecosistema informativo.

Il secondo approfondimento è stato curato da Alessia Pizzi, giornalista e consulente aziendale per il digitale, ed è un lavoro minuzioso e documentato di individuazione dei principali utilizzi dell’intelligenza artificiale nelle redazioni, italiane ed estere, corroborato da alcune rilevanti interviste con Charlie Beckett, docente presso il Dipartimento Media e Comunicazione della London School of Economics and Political Science e coordinatore del progetto JournalismAI , e Andrea Iannuzzi, Senior Managing Editor presso La Repubblica, che ci ha fornito un quadro generale di uso di tali strumenti nell’ambito del più grande gruppo editoriale italiano.

In ultimo l’interessante studio del Prof. Bennato, docente all’Università di Catania, sul pluralismo in Italia, che appare direttamente interconnesso con la fiducia dei lettori nell’informazione nostrana: “Quello che sembra emergere dai documenti usati per stilare questo rapporto” afferma Bennato ”è che sia necessario un nuovo patto comunicativo tra il mondo della stampa e quello dei lettori. Il primo è chiamato a innovare i linguaggi, i format e le strategie di accesso alle notizie all’interno di un percorso di innovazione deontologica professionalizzante – che non si traduca in una collezione di crediti formativi offerti dal sistema pubblico e privato. Il mondo dei lettori a sua volta deve cominciare a comprendere la necessità di investire le proprie risorse – di tempo, attenzione e denaro – nel fruire di un giornalismo che consenta a chiunque di posizionarsi nel mercato a seconda delle disponibilità e nell’attribuzione di importanza al sistema mediale.”



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di Redazione www.wired.it 2023-04-04 11:04:50 ,

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